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Don Carlo Nanni |
Qual è il suo giudizio sui recenti fatti di cronaca di Nettuno, dove un gruppo di giovani ha dato alle fiamme un immigrato indiano?
"Credo sia il punto di emergenza di qualcosa di più profondo e diffuso. Di fronte al disagio, si può reagire in modi differenti: implodendo e arretrando su se stessi; manifestando aggressività nella convinzione di trovare qualcosa di esterno su cui indirizzare il proprio malessere; fuggendo dalla situazione, vendendosi a qualunque forma di droga perché lo stordimento non fa sentire e pensare; oppure si può scegliere la strada più umana, prendendo coscienza della situazione e intraprendendo un processo di maturazione interiore. Vivere nel tempo diventa allora crescita, si acquista l'esperienza e si comprende che possono essere raggiunti obiettivi positivi. Quando ci si rende conto che i propri sogni si realizzano almeno in parte, è possibile accrescere l'autostima e la consapevolezza nei mezzi a disposizione".